Nuovi attacchi israeliani causano 33 vittime nella Striscia di Gaza. Tra le vittime anche Mohammed Sinwar, fratello del leader di Hamas.
La situazione nella Striscia di Gaza continua a peggiorare. Gli ultimi giorni hanno visto un’intensificazione degli attacchi da parte dell’esercito israeliano, mentre i militanti palestinesi e i loro alleati rispondono con lanci di razzi. La popolazione civile, come spesso accade, paga il prezzo più alto. Nonostante gli appelli internazionali a una tregua, il conflitto prosegue con sempre maggiore violenza, coinvolgendo anche attori esterni all’area.

Un’escalation che non accenna a fermarsi
Il panorama è segnato da devastazione e incertezza. Secondo quanto riportato dalla Difesa civile di Gaza, i raid compiuti dopo la mezzanotte e all’alba hanno provocato la morte di 33 persone, di cui oltre la metà bambini. Le esplosioni hanno colpito aree densamente popolate, rendendo difficile l’opera dei soccorritori e causando danni ingenti a edifici residenziali e infrastrutture.
Le operazioni sotterranee e il ritrovamento decisivo
Nel frattempo, emergono dettagli su un’operazione che potrebbe avere effetti significativi sugli equilibri all’interno di Hamas. Secondo fonti locali citate da Al Arabiya, un raid mirato a Khan Yunis ha portato alla scoperta di un tunnel, al cui interno è stato rinvenuto il corpo di Mohammed Sinwar, fratello del leader dell’organizzazione Yahia Sinwar. Insieme a lui, sono stati trovati i resti di dieci collaboratori, anch’essi colpiti dall’attacco.
Mohammed Sinwar era ritenuto una figura chiave nel comando militare del gruppo e la sua eliminazione rappresenta un colpo strategico per la struttura di comando di Hamas. La scoperta del suo corpo chiude giorni di speculazioni sul suo destino e conferma la precisione dei raid israeliani mirati contro i vertici dell’organizzazione.
Parallelamente, il gruppo filo-iraniano degli Houthi, dallo Yemen, ha rivendicato il lancio di missili balistici verso l’aeroporto di Tel Aviv, a dimostrazione di come il conflitto stia assumendo dimensioni sempre più ampie e preoccupanti.
Con la conferma della morte di Mohammed Sinwar, il conflitto entra in una fase nuova e ancora più instabile, in cui anche i vertici dell’organizzazione armata palestinese sembrano vulnerabili. Da ricordare che manca ancora la conferma israeliana.